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giovedì, Marzo 28, 2024
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Sei denunce a Bisignano per estrazione abusiva da alcune cave. Tra i denunciati anche due dipendenti comunali.

Grazie alle autorizzazioni illegittime in favore dei legali rappresentanti di due ditte edili per l’estrazione e la vendita di materiale inerte, sequestrati due siti e denunciate sei persone

30 MAR, COSENZA – I carabinieri forestali di Acri, Cerzeto e Cosenza – su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza Manuela Gallo – hanno sottoposto a sequestro preventivo due aree situate in località “Chio” nel Comune di Bisignano all’interno delle quali avveniva l’estrazione abusiva di materiale inerte.

Il provvedimento è scaturito al termine di un’intensa attività di indagine svolta dai Carabinieri forestali di Acri coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cosenza, Mariangela Farro, che ha fatto emergere l’emissione, da parte di due amministratori del comune di Bisignano, di provvedimenti autorizzativi illegittimi in favore dei legali rappresentanti di due ditte edili impegnate nel movimento terra e nell’estrazione e vendita di materiale inerte. L’espediente della messa in sicurezza di due siti estrattivi dismessi consentiva alle imprese l’estrazione illecita delle cave che avveniva quindi in assenza di una valida autorizzazione e con la complicità di proprietari e comodatari delle aree sottoposte a sequestro. A seguito delle indagini e del provvedimento nei giorni scorsi è stato operato il sequestro delle due aree per una superficie di oltre sei ettari e la denuncia di sei persone tra amministratori comunali, proprietari e legali rappresentanti delle due ditte.

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