Comunicato stampa
Fratelli d’Italia – Lungro
23 MAG, LUNGRO – Mentre il governo centrale con il decreto Sostegni bis posticipa ancora l’invio delle cartelle
esattoriali, in considerazione della situazione drammatica in cui versano moltissimi italiani, il
Comune di Lungro invia ai propri cittadini le bollette della TARI. Che l’aliquota sia alta non è una
novità. Noi di Fratelli d’Italia lo andiamo ripetendo ogni anno. La cosa su cui desideriamo porre
l’attenzione, proprio in questo momento di grave crisi, è un’altra. In barba all’articolo 53 della
nostra Costituzione che recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione
della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”, il
Comune di Lungro non si è mai dotato di un regolamento che prevedesse le classiche riduzioni in
base all’ISEE. Non è la stessa cosa avere un reddito di 500 euro al mese e averne invece 1.600, o
avere o no un patrimonio. La capacità contributiva non è la stessa. Ecco perché tutti gli enti locali
si sono dotati negli anni di regolamenti che stabiliscano riduzioni progressive dell’importo totale
del tributo sulla base di un indice complessivo come l’ISEE che tiene conto della situazione
complessiva della famiglia. Se hai un indice basso, devi avere diritto ad una riduzione percentuale
di quello che devi pagare. È un principio semplice in linea, appunto, con la Costituzione. Al
Comune di Lungro, può avere una riduzione solo chi ha un ISEE pari a 0, cosa inverosimile, perché
anche un cittadino che ha un reddito molto basso e nessun patrimonio, non può avere un ISEE pari
a 0.
Ora più che mai, servirebbe che l’ente locale si dotasse di un regolamento che venga finalmente
incontro alle esigenze di quei cittadini che, in questa pandemia, stanno pagando un prezzo molto
alto.