E’ ispirata anche alle proprietà salutistiche di alcuni dei prodotti artigianali del pastificio Fioccata di Zagarise, in provincia di Catanzaro, una tesi di laurea sperimentale dal titolo “Alimenti arricchiti: funzionalità e limiti”, realizzata da Samuele Francesco Cardillo, relatore il prof. Giancarlo Statti del Dipartimento di Farmacia e scienze della Salute e della Nutrizione dell’Università della Calabria. Il lavoro, che ha potuto usufruire dell’analisi dei campioni pasta e delle matrici di arricchimento fornite da Fioccata, ha riguardato l’analisi di alcuni prodotti innovativi del pastificio ubicato all’interno del Parco nazionale della Sila e che, da tempo, dedica la propria attenzione alla realizzazione di paste basate sull’utilizzo di elementi vegetali reperibili in loco e tali da mostrare un effetto potenzialmente benefico al consumatore. In particolare si tratta di pasta che assieme al gusto unisce anche azioni benefiche in materia di prevenzione delle malattie cardiovascolari, grazie alla presenza di polifenoli e di vitamine che svolgono un’azione antiossidante e di tutela del cuore; di controllo del colesterolo, grazie alla presenza di flavonoidi che contrastano il colesterolo “cattivo” (LDL) e i trigliceridi nel sangue, a favore dell’innalzamento dei livelli di colesterolo “buono” (HDL). O che agiscono sul diabete, grazie al contenuto di aminoacidi, sull’anemia, per la presenza di vitamine, e che aiutano a rinforzare le ossa e il sistema immunitario, grazie sempre alla presenza di vitamine e minerali utili a regolare le funzionalità intestinali in virtù dell’apporto di fibre alimentari. “Si tratta di prodotti particolari – sottolinea il titolare del pastificio, Salvatore Fioccata, orgoglioso per questo ulteriore risultato – che hanno proprietà salutistiche, come la pasta con foglie di gelso e di vite, o quella con l’alloro. Il nostro compito di artigiani, comunque, è quello di andare a valorizzare piccole nicchie, tutto quello che la grande distribuzione e, segnatamente le grandi aziende, non fanno e non possono fare per ovvi motivi.
Una valorizzazione – conclude – che nasce da ciò che offre un territorio in grado di fornire infinite possibilità di creare prodotti nuovi e alternativi ma anche, e soprattutto, che fanno bene alla salute”.