Celebrata la ricorrenza presso la sede Comando regionale a Catanzaro
22 GIU, CATANZARO – Con una cerimonia militare a carattere interno, nella caserma “Laganà” di Catanzaro, sede del Comando regionale Calabria della Guardia di Finanza, è stato celebrato il 247mo anniversario di fondazione del Corpo. Il comandante regionale Calabria, Gen. Guido Mario Geremia, e il prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta, hanno deposto una corona d’alloro d’avanti alla “targa commemorativa” dedicata alla memoria del brigadiere mare Pietro Laganà, insignito della Croce di Guerra al Valor Militare, posta nel cortile interno alla Caserma a lui intitolata. Quindi è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica e l’Ordine del giorno speciale del Comandante generale del Corpo. Nel corso della ricorrenza, alla quale hanno partecipato le massime autorità locali, i comandanti provinciali ed i comandanti dei Reparti della provincia di Catanzaro, nonché una rappresentanza del personale, dei delegati dell’organo di rappresentanza militare, delle Sezioni Anfi, Geremia ha ringraziato i finanzieri calabresi per la “professionalità, la competenza e l’alto senso di responsabilità dimostrati nell’adempimento del loro dovere, qualità che hanno consentito di ottenere pregevoli risultati nei vari settori strategici di competenza del Corpo e nell’ambito del settore connesso alla emergenza sanitaria in atto”. Alcuni finanzieri hanno ricevuto ricompense morali per essersi distinti in rilevanti operazioni di servizio. Al termine della cerimonia, il Capo assistenza spirituale, cappellano militare capo don Antonio Pappalardo, ha recitato la “Preghiera del Finanziere”.
Sul fronte operativo, nel corso dell’ultimo anno, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria 243 soggetti per reati fiscali ed accertata una base imponibile di 324 milioni di euro; sequestrati beni per 160 milioni in materia di imposte dirette e Iva; 600 persone sono state segnalate per il reddito di cittadinanza; 600 persone segnalate e 5 milioni i contributi indebitamente concessi; denunciate 223 persone per corruzione di cui 141 pubblici ufficiali. Sono stati poi sequestrati beni per 730 milioni e confiscati per 182 milioni alla criminalità organizzata; sono state sequestrate 13 tonnellate di droga.