Il coordinatore regionale del partito di Toti: “Insieme al centrodestra per una Calabria al centro del Mediterraneo”
22 GIU, CATANZARO – «Sostegno totale a un’azione mirata e condivisa che sappia dare slancio ai territori e alle popolazioni nostrane».
Lo ha sottolineato il coordinatore regionale di “Cambiamo la Calabria”, senatore Francesco Bevilacqua, intervenendo stamane a Lamezia Terme, alla presentazione della candidatura di Roberto Occhiuto a presidente della Regione Calabria per il centrodestra in vista delle elezioni regionali del prossimo mese di ottobre.
«Roberto Occhiuto – ha insistito Bevilacqua – rappresenta un profilo istituzionale di alto spessore, la persona giusta per rilanciare le sorti di una terra da tempo costretta a subire sottosviluppo e involuzione».
“Cambiamo la Calabria” vuole dire la sua all’interno dello schieramento di centrodestra.
Bevilacqua, che ha parlato anche a nome del leader nazionale di “Cambiamo” Giovanni Toti, assente dal collegamento in remoto per improvvisi disguidi tecnici anche legati all’orario dell’iniziativa, ha insistito molto sull’idea che la «fiducia della gente va conquistata sul campo» attraverso «uomini di valore e competenti».
Al centro del suo dire il “nodo dei nodi” della sanità in Calabria. «È fondamentale uscire dal commissariamento al più presto» ha ripetuto il leader regionale di “Cambiamo”.
Che sul debito sanitario ha sciorinato la sua personalissima idea: «Noi riteniamo sia giusto che vengano ripianati dal governo centrale i debiti prodotti dai commissari; al contrario quelli determinati dalla politica e che hanno portato al commissariamento dovranno essere gestiti dal prossimo governo regionale».
Un governo regionale che a detta di Bevilacqua dovrà ragionare in termini di sviluppo condiviso.
«La crescita della Calabria, come del resto quella del meridione d’Italia – ha evidenziato – non deve e non può avvenire in contrapposizione al resto del Paese perché deve trattarsi di “un ‘operazione” concordata nell’ambito della pianificazione dello sviluppo nazionale xsenza distinzioni fra Nord, Centro e Sud».
“Cambiamo la Calabria”, che sta continuando a mettere radici attraverso una capillare organizzazione, intende fare leva su di un progetto per il territorio e per la gente fatto da persone perbene che vivono per la politica e non di politica a cui si stanno aggregando frotte di giovani che auspicano un “cambiamento” vero e significativo.
«Il nostro sogno – ha rilevato Bevilacqua – è una Calabria al centro del Mediterraneo.
Il nostro sogno è una Calabria che faccia leva sulle sue università, porti, patrimonio storico – culturale, itinerari religiosi, turismo e bellezze naturalistiche, sinergia fra i Comuni per diventare locomotiva dello sviluppo nazionale».
La spinta decisiva, però, deve arrivare dall’Europa. «Confidiamo – ha concluso Bevilacqua – sulla straordinarietà dei Fondi Comunitari e del Recovery Plan.
Per la Calabria rappresentano l’ultima occasione. O risorge o muore definitivamente dal punto di vista socio – economico.
Servono progetti funzionali e, soprattutto, utilizzati nella maniera corretta (Occhiuto in questa direzione ha maturato una robusta esperienza e rappresenta l’uomo giusto) daranno concretezza alle idee di sviluppo e al “cambio” di passo di una regione che finora ha pagato enormemente l’incapacità di quella classe politica che ha egoisticamente anteposto l’interesse particolare a quello di tutti i calabresi.
E questo non possiamo più permettercelo. Per noi e per le generazioni future».