Con il concerto di venerdì 25 giugno presso il Museo di Pitagora a Crotone parte la seconda parte della realizzazione del progetto VAO per una nuova visione del suono orchestrale- progetto POR Calabria. Se la prima parte è stata caratterizzata da una attenta rilevazione sul paesaggio sonoro del Comune di Paterno Calabro (avvenuta durante lo scorso mese di maggio ed ora in fase di studio e di elaborazione), “questa seconda fase sarà improntata sulla mescolanza di generi e stili”, assicurano dall’organizzazione. Il suono dell’orchestra acustica in confronto con gli strumenti digitali. Ed ancora:l’incontro tra musica colta e musica popolare (con le influenze sonore del gruppo etnomusicale dei Sabatum) e poi un rapporto musicale basato sulla improvvisazione.
Il concerto di Crotone, dunque, si caratterizza per la diversità dei linguaggi di comunicazione musicale e sulla reale possibilità di interazione senza alcun tipo di contaminazioni.
“Non è la contaminazione dei linguaggi ciò che interessa al progetto Vao – asserisce il compositore Francesco Perri – ma la possibilità di un incontro musicale, di un dialogo”.
Vao, inteso come progetto, ha la peculiarità di essere il primo progetto sperimentale che lavora su livelli diversi. Dalla rilevazione del paesaggio sonoro “Soundmapping” allo studio sulla contaminazione ambientale ed il recupero di sonorità tipiche del mondo territoriale calabrese.
“L’idea – continua Perri – è garantire una continuità della memoria collettiva del suono tipico. Una sorte di Dop del suono ambientale che possa identificare una comunità ed un territorio”.
Crotone è il primo dei due concerti. L’altro è previsto il prossimo 30 luglio a Paterno Calabro.