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venerdì, Marzo 29, 2024
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Green Pass, si rafforza l’ipotesi per bar e ristoranti al chiuso. Multe ai trasgressori

La prossima settimana il governo varerà il decreto con le nuove misure, una volta analizzati i dati con gli esperti.

18 LUG, COSENZA – La prossima settimana il governo varerà il decreto con le nuove misure, una volta analizzati i dati con gli esperti. Con i contagi in crescita (ieri oltre 3mila) il Green Pass, e il suo utilizzo, restano al centro della scena. L’argomento sarà affrontato nella cabina di regia che dovrebbe tenersi fra martedì e mercoledì. Lì Mario Draghi farà il punto della situazione sull’evolversi della pandemia in Italia. L’utilizzo del Green Pass dovrebbe essere regolamentato da un decreto che potrebbe prevedere l’obbligo della certificazione di vaccinazione, tampone negativo o guarigione anche per entrare in bar e ristoranti al chiuso, con possibili sanzioni ai gestori – chiusura per 5 giorni – e multa agli avventori fino a 400 euro. Il certificato verde, valido solamente dopo il completamento del ciclo vaccinale, dovrebbe valere per teatri, cinema, musei, concerti e discoteche, queste ultime se e quando verranno riaperte. Inoltre per piscine e palestre e per aumentare la capienza consentita di pubblico negli stadi. Infine per treni e aerei a lunga percorrenza – con un maggiore tempo di presenza a bordo -, ma non per metropolitane e autobus. L’estate potrebbe insomma vedere green pass in tasca e Qr code nel cellulare. Nella cabina di regia, invece, non sarà affrontato il tema dello stato di emergenza. Se ne parlerà più avanti, a ridosso della scadenza del 31 luglio. La proroga è ormai certa. L’ipotesi iniziale era quella di un prolungamento fino a ottobre ma ora, vista la situazione epidemiologica, è più probabile che la data scelta sarà quella del 31 dicembre. Nel frattempo, mentre secondo il leader del Pd Enrico Letta “il Green Pass va fatto, punto!“, il no ad un uso estensivo della ‘carta verde’ unisce Matteo Salvini e Giorgia Meloni. “Calma e cautela. Mettere in sicurezza chi rischia, sì. Mettere in sicurezza i nostri genitori e i nostri nonni, sì. Ma perché inseguire i ragazzi di 18 -20 anni che vogliono andare in spiaggia? La salute è fondamentale ma senza terrorizzare”, dice il leader della Lega spiegando di essere assolutamente contrario a “multe e obblighi” che non servono “a nulla se non a complicare la vita degli italiani”. Il numero uno del Carroccio combatterà la sua battaglia sul tema all’interno del governo mentre dall’opposizione Meloni parla apertamente di “follia” e di ennesimo batosta per chi “ha la colpa di vivere del suo lavoro e non dei sussidi grillini”. Ma non tutti nel centrodestra la pensano ugualmente. E’ il caso del governatore della Liguria, Giovanni Toti, che adotta un approccio più pragmatico nei confronti di una misura che “se attuata con intelligenza “può scongiurare l’ennesima, drammatica, chiusura delle Regioni”. In attesa dei provvedimenti dell’esecutivo si vedono gli effetti degli assembramenti per le partite dell’Italia del calcio agli Europei e non ancora delle folle in festa.  A Roma un altro focolaio si è originato dal match di semifinale Italia-Spagna, con 30 contagiati da un gruppo riunito in un chiosco all’aperto, dopo gli oltre 90 casi di infezione prodotti da Italia-Belgio nei quarti in un pub della capitale. La paura che finisca come l’estate scorsa, con i contagi in progressione geometrica, ha indotto la Sardegna – un anno fa passata da Covid free a infestata dalle discoteche – a pensare a controlli stringenti sui turisti in arrivo. Nella speranza che vengano effettuati con maggiore rigore delle precedenti occasioni.

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