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giovedì, Aprile 18, 2024
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L’ATP SIA ATTENTA AL TERRITORIO E RISPETTI LAVORATORI, FAMIGLIE E STUDENTI

17 SET, CASTROVILLARI – E’ assurdo quanto accade in queste ore sul territorio di Castrovillari con studenti mortificati, tanto quanto gli insegnanti, per strampalate decisioni dell’ultima ora assunte dall’Ambito Territoriale di Cosenza che sacrifica una classe dell’Iti “Fermi” per rispondere a logiche che con il diritto allo studio e il rispetto di famiglie e lavoratori del mondo scolastico non ha nulla a che vedere – dichiara Francesca Dorato Candidata consigliere per il Partito Democratico alle elezioni regionali. 

Soprattutto in questa fase di ripartenza – continua la Dorato – nella quale la scuola gioca un ruolo fondamentale per la ripresa del Paese, proprio i vertici dell’agenzia formativa tra le più importanti insieme alla famiglia per la costruzione di una società migliore, non può e non deve affrontare scivoloni di questa portata che non tengono conto del lavoro delle segreterie, che gestiscono le prese di servizio dei docenti assegnati e poi ritirati da un istituto, delle famiglie (chissà se avessero dovuto cambiare libri di testo a quale spesa sarebbero andati incontro visto che sono già segnate dalla pandemia economica che riguarda soprattutto la nostra regione), per non parlare degli insegnanti, sballottati senza rispetto alcuno da una scuola a un’altra come pacchi postali. 

Ed infine, ma non per ultimo, – conclude la Dorato – quali saranno le ricadute per i ragazzi, in particolare quelli del quarto anno ad un passo dalla maturità, ai quali si chiede un sacrificio che segnerà la loro formazione e la continuità didattica, senza aver minimamente pensato agli effetti che produrrà soprattutto dopo un anno in cui sono stati costretti alla Dad per le questioni dell’emergenza Covid?

Ora che la scuola riparte in presenza non è solo la questione della sicurezza, che pure deve essere attenzionata con grande efficacia, l’unico obbiettivo del mondo scolastico, ma anche il rispetto e l’attenzione verso i territori entro i quali le istituzioni formative vivono. Questo chiediamo, condividendo la denuncia della Cgil sul vicenda, all’ex provveditorato e i suoi dirigenti: una scuola attenta, seria, capace di rispondere ai bisogni di tutti, in primis dei ragazzi che sono il nostro presente e come tale devono essere accompagnati con una seria politica formativa al loro domani.

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