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mercoledì, Giugno 7, 2023
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San Bartolo, iGreco: punto di riferimento per famiglie. Al centro il paziente, il suo benessere e l’autonomia. Anziani, valorizzata la funzione sociale della RSA

14 OTT, COSENZA – Sfatare tabù e luoghi comuni. Le residenze assistenziali
sanitarie (RSA) non sono luoghi dell’abbandono, ma anzi, spazi più idonei per garantire le cure, per
combattere la depressione e la solitudine e favorire l’inclusione e la socializzazione delle persone
anziane. Alla luce dell’innalzamento dell’età media, la sfida, sempre più condivisa dalle famiglie e
dagli stessi ospiti è, quella di garantire un’ottimale qualità della vita e sviluppare il potenziale di
salute.
Per Carmine Curcio, direttore sanitario della RSA San Bartolo e responsabile della riabilitazione della
Clinica Misasi i numeri e l’esperienza maturata dalla struttura extra-ospedaliera iGreco Ospedali
Riuniti ne sono la dimostrazione: continua ad essere punto di riferimento nella provincia di Cosenza.
Immersa nel verde, sulle colline di Mendicino, alla Residenza Socio Assistenziale per anziani San
Bartolo, si può accedere o in modo diretto o attraverso ricovero convenzionato e gratuito, attivando
l’unità di valutazione geriatrica. Per info e prenotazioni è possibile contattare il Numero Unico di
Prenotazione 0984 32317.
Qui, il paziente impossibilitato ad essere assistito presso il proprio domicilio perché presenta, per
esempio, problematiche di tipo funzionale, ortopediche o neurologiche, viene preso in carico da
un’equipe multidisciplinare che verificate le condizioni di partenza, redige un piano individuale e fissa
degli obiettivi.
Dal direttore sanitario al medico di reparto, dall’infermiere, all’operatore sociosanitario, dal
fisioterapista, passando dallo psicologo, alle animatrici ed educatrici, anelli importanti di
un’esperienza che 24 ore su 24 mette al centro il paziente e guarda al suo benessere e al
raggiungimento dell’autonomia, nei semplici gesti che possono essere lavarsi i denti, mangiare da
soli e vestirsi.
Dai danni neurologici dovuti ad un ictus alla rottura del femore, che grazie alla possibilità di essere
risolto con interventi brevi ha contribuito ad abbassare il tasso di mortalità; i casi che maggiormente
si presentano sono questi. L’ospite arriva dall’ospedale, prima viene stabilizzato e poi avviato alla
riabilitazione prima in stanza e poi in palestra. In questo percorso, al pari del coinvolgimento dei
familiari, risulta importante far socializzare e stimolare le attività della quotidianità.
Con 60 posti letto, nella RSA San Bartolo si predilige la terapia occupazionale, tutta una serie di
attività utili a perfezionare l’abilità degli arti superiori. Come disegnare, fare la maglia, attività che
riguardano sia la parte fisica che la parte psichica del paziente.
Gli ospiti della struttura de iGreco Ospedali Riuniti che durante la pandemia hanno potuto godere
della stanza degli abbracci, si preparano a ricevere la terza dose del vaccino, richiamo importante
per soggetti fragili come gli anziani.

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