Concessioni demaniali marittime, sostenere e supportare le attività turistiche, fortemente provate dall’emergenza sanitaria da Covid-19 con l’adozione di provvedimenti tesi alla rimodulazione dei canoni minimi dovuti. Disporre, alla vigilia di una stagione estiva incerta, l’abolizione del divieto di mantenere in loco per le concessioni demaniali stagionali, le attrezzature e/o strutture balneari amovibili. Sostenere ogni forma di attività/aiuto che possa favorire lo sviluppo turistico – economico, in particolare del comparto turistico balneare, al fine di alleviare la profonda crisi economica scaturita dalla pandemia.
Sono, queste, alcune delle richieste contenute nella delibera approvata. nei giorni scorsi. dalla giunta comunale di Cariati, da trasferire al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, all’assessore turismo, marketing territoriale e mobilità, Fausto Orsomarso, e al Presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi, al quale ci si rivolge per ottenere un migliore provvedimento normativo “che disciplini, in maniera puntuale, la problematica delle concessioni demaniali marittime”.
Il comparto, rappresenta una fonte di sostentamento importante che va sostenuto, scongiurando ogni incertezza negli investimenti sugli stabilimenti balneari “che – afferma il sindaco, Filomena Greco – comporterebbero contraccolpi gravissimi sull’intero comparto turistico e sul fragile tessuto economico-sociale cittadino”.
Le concessioni demaniali stagionali, prevedono l’obbligo dello “sgombero e della riconsegna della zona concessa – si legge nella delibera -, il montaggio e lo smontaggio delle strutture balneari, recano un notevole danno al contesto ambientale secondo il rapporto costi – benefici ambientali di dette operazioni, così come fatto rilevare dalla giustizia amministrativa. Queste operazioni incidono negativamente sotto il profilo economico degli imprenditori che dovendo rimuovere periodicamente le strutture in essere, affrontano costi ingenti ed insostenibili. A tutto questo, si aggiunge il fatto che le misure di contenimento della diffusione del coronavirus e la paura del contagio si sono riflesse in un drastico calo dei flussi, con ricadute non positive, per il comparto turistico/balneare che a livello locale rispecchia il trend regionale”.
A tal fine, l’Amministrazione comunale ha chiesto alla Regione Calabria un intervento teso a sostenere, anche con norme in deroga alla normativa regionale, “il mantenimento per le concessioni demaniali stagionali delle attrezzature balneari amovibili, onde favorire un importante presupposto di sviluppo turistico – economico e un’imperdibile occasione per offrire anche alla cittadinanza residente una pluralità di servizi per lo svago e il tempo libero e opportunità di investimenti e di lavoro”.