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Mamme e Covid, modello iGreco su media nazionali reportage rivista Grazia su buona sanità approccio organico e psicologico verso la nascita

04 FEB, COSENZA – Essere mamme ai tempi del Covid, lo studio sugli effetti
della pandemia in termini di stress ed ansia sull’attaccamento prenatale ed il modello
sperimentato con successo dalla sede operativa Sacro Cuore iGreco Ospedali Riuniti
continuano ad attirare l’attenzione dei media nazionali. Il magazine Grazia dedica un
reportage all’esperienza cosentina, amica delle donne.
Ad esprimere soddisfazione per questo nuovo riconoscimento che contribuisce a portare alla luce
anche la buona sanità calabrese è il responsabile de iGreco Ospedali Riuniti Giancarlo Greco,
complimentandosi con l’intera equipe per i risultati raggiunti.
Noi, madri in pandemia. È, questo, il titolo dell’articolo di pagina 8 della seguitissima rivista nazionale
che dà spazio alle testimonianze delle mamme che hanno vissuto sulla propria pelle le limitazioni
della pandemia, come la lontananza dai propri affetti e la paura del contagio.


Collegarsi alle esigenze delle mamme – si legge – non è stato semplice. Per questo, all’interno del
reparto sono state affidate queste future madri alle mani di una psicologa, conosciuta come la
psicologa delle mamme che le segue in un percorso strutturato che adatta il corpo alla psiche.
IMPARARE A DIVENTARE MADRI, E POI GENITORI. Si parla anche del percorso multidisciplinare di
accompagnamento alla genitorialità Genitori si Diventa nel pezzo a firma di Rossana Muraca.
In pandemia abbiamo incrementato il servizio psicologico perinatale, sostenendo le mamme in un
periodo di maggiore vulnerabilità. Sono le parole di Cecilia Gioia, psicologa e psicoterapeuta nella
clinica di Cosenza e presidente dell’associazione di volontariato Mammachemamme: ha condotto il
primo studio italiano, patrocinato dal Movimento italiano Psicologia perinatale, che ha valutato
quanto lo stato di ansia, depressione e attaccamento materno fetale siano condizionati dalla
diffusione dell’infezione da Coronavirus. – Racconta Gioia, facendo riferimento al servizio di
assistenza introdotto nella clinica calabrese: in sala parto la psicologa fa da traduttrice, trasforma le
emozioni della partoriente in parole e le comunica ai sanitari formati a un approccio organico e
psicologico verso la nascita. Attraverso la tecnica del rilassamento e del tocco delle mani, ho aiutato
le mamme che in pandemia erano completamente sole a partorire i loro cuccioli. –

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