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venerdì, Aprile 19, 2024
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Riforma del Csm: Via libera del governo

“E’ stata una discussione ricchissima e anche molto condivisa, anche grazie alle interazioni della ministra Cartabia con le forze politiche”. È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, nell’ambito della conferenza stampa per l’illustrazione della riforma del Consiglio superiore della magistratura, approvata oggi in consiglio dei ministri.

“Ha raggiunto alcuni obiettivi importanti – ha continuato il primo ministro – a partire dalla condivisione dell’impianto fondamentale della riforma, la delimitazione delle aree dove permangono differenze di vedute, l’impegno ad adoperarsi con i capigruppo per dare priorità assoluta in Parlamento all’approvazione della riforma in tempo utile per l’elezione del prossimo Csm.

“C’è la consapevolezza della necessità di un pieno coinvolgimento delle forze politiche. Niente tentativi di porre la fiducia, ci vuole un accordo, ci vuole condivisione. È  un provvedimento di portata tale da necessitare questa apertura – ha continuato Draghi -. C’è stato l’impegno corale di tutti i ministri a sostenere la riforma con i propri partiti.

Le norme sul Csm, approvate oggi, sono importanti per i cittadini e per la magistratura, che va ringraziata per il quotidiano lavoro della stragrande maggioranza dei magistrati. Ci sono delle differenze. È stato possibile modificare molto marginalmente il testo con un accordo da parte di tutti. Però, a fronte di queste differenze – ha detto il primo ministro – c’è l’impegno corale a superarle, la grande disponibilità a raggiungere un testo concordato in tempi utili per l’elezione del Csm”.

Secondo il ministro di Grazia e Giustizia, Marta Cartabia “la riforma del Csm era dovuta ai tantissimi magistrati che lavorano quotidianamente silenziosamente fuori da ogni esposizione, e ai cittadini che hanno diritto di recuperare piena fiducia nella nostra magistratura. Era ineludibile per una ragione imminente, che è la scadenza del Consiglio attualmente in carica, che si dovrà rinnovare a luglio, ma anche per stare a fianco della magistratura in questo percorso di rinnovamento e di recupero di fiducia e credibilità su cui ancora pochi giorni fa il presidente della Repubblica ha fatto un richiamo importante.

Nel corso dell’estate – ha aggiunto Cartabia – abbiamo approvato due leggi delega, per la riforma del sistema penale e civile. Stiamo già lavorando ai decreti legislativi di attuazione. Abbiamo un impegno con l’Europa per portarli a termine entrambi entro la fine dell’anno. Confido che possiamo anticipare i tempi soprattutto sul penale, stiamo lavorando alacremente”.

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