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mercoledì, Ottobre 9, 2024
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Librincomune: domenica 15 maggio la presentazione, al Museo dei Brettii e degli Enotri, del romanzo “Terra Santissima”, di Giusy Staropoli Calafati

09 MAG, COSENZA – Si sposta al Museo dei Brettii e degli Enotri, per il suo quinto appuntamento, in concomitanza con la chiusura della settimana dei musei, l’iniziativa LIBRINCOMUNE, promossa dall’Amministrazione comunale per diffondere la cultura del libro e della lettura. Una rassegna che continua ad avere un importante seguito e che va caratterizzandosi proprio per la sua particolarità itinerante, spaziando dalla casa comunale, Palazzo dei Bruzi, per i suoi primi appuntamenti e, approdando ora, dopo aver toccato anche la sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, al Museo dei Brettii e degli Enotri, in un percorso che mira a coinvolgere, strada facendo, tutti i luoghi di cultura della città. L’appuntamento è per domenica 15 maggio, alle ore 18,00, con la presentazione del romanzo della scrittrice vibonese Giusy Staropoli Calafati, “Terra Santissima”, edito da Laruffa e che è stato proposto da Corrado Calabrò al Premio Strega 2022. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Franz Caruso e quelli di Marilena Cerzoso, direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, a dialogare con l’autrice saranno il Vice Sindaco e Assessore all’ambiente e territorio del Comune di Cosenza, Maria Pia Funaro, e la consigliera comunale delegata alla Cultura, Antonietta Cozza, curatrice della rassegna “LIBRINCOMUNE”.

“Terra Santissima” – si legge nelle note di commento al romanzo di Giusy Staropoli Calafati – è uno stradario per i giovani. Esso pone un antico dilemma per i calabresi che sono partiti: restare, nell’ordinata, pacifica, magari comoda posizione nelle città del nord, dove si è approdati, o tornare alla tragica, antica, complessità della terra d’origine. Ma “Terra Santissima” è anche un libro di protesta, contro quell’Inferno visto da fuori, da chi guarda alla Calabria con pregiudizio e si affida agli stereotipi. Un romanzo che narra un viaggio inquieto e che solo dopo aver preso il largo restituisce certezze. Ne è protagonista Simona Giunta, una giornalista che vive a Milano da circa vent’anni. Segno particolare di riconoscimento: essere figlia di emigrati calabresi in Lombardia. Simona ha una missione importante da compiere: sbattere i segreti delle ‘ndrine della montagna, sulle pagine di Stampa Nazionale, uno dei quotidiani più importanti di Milano. Un viaggio coinvolgente e stravolgente al contempo, che porterà Simona sulle tracce della sua vita passata. Ai piedi di Pietra Cappa, nel cuore della valle delle grandi pietre, nel mezzo delle vetuste aspromontane, dentro i luoghi intimi di Francesco Perri e Corrado Alvaro. Dentro le braccia forti di un pastore dell’Aspromonte. Quelle soffocanti della Santa ‘Ndrangheta. Un destino bastardo e irregolare, che non svela mai se la strada intrapresa è quella per l’inferno o il paradiso, e chi vi cammina è un Dio o un diavolo.

L’Aspromonte è un planetario misterioso che regala infinite scoperte; Simona in esso si perde, e nel caldo della casella di un pastore trova rifugio il suo cuore.

Una storia d’amore bella e avvincente, a tratti impossibile, contrastata da articoli di giornale, patti segreti tra uomini e luoghi superstiziosi in cui si avvicendano perdite e ritrovamenti. Un susseguirsi di incontri inattesi e imprevisti, cominciati tutti in Aspromonte per finire chissà dove. Anche a Duisburg, a ferragosto”.

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