Sulla fascia ionica tra Cosenza e Catanzaro, contestati vari reati
25 MAG, COSENZA – Una cinquantina di attività controllate sulla fascia ionica calabrese, tra le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, e una decina di imprenditori denunciati a vario titolo per reati ambientali, illecito sversamento di rifiuti solidi e liquidi e reati in materia di violazione edilizia.
E’ il bilancio di un’attività di Carabinieri e Carabinieri Forestali lungo i territori che si estendono da Rocca Imperiale fino al crotonese.
In particolare sono state passate al setaccio attività imprenditoriali come autolavaggi, cementifici, caseifici, aziende zootecniche e agricole che avrebbero sversato in mare o nei fiumi gli scarichi delle acque reflue. I campionamenti effettuati daranno nei prossimi giorni dei riscontri in termini della qualità delle acque dei fiumi. Sottoposte a sequestro anche alcune aree utilizzate per la realizzazione di discariche abusive.
   “Abbiamo deciso di lavorare in maniera preventiva – ha detto il colonnello Gabriele Mambor, comandante provinciale dei Carabinieri di Crotone – perché la stagione estiva sta iniziando e il mare è un bene di tutti e realizzare discariche su bacini fluviali non può passare impunito”. “Il controllo e la nostra attività – ha poi aggiunto Mambor – non si conclude qui perché il nostro obiettivo è tutelare il territorio, l’ambiente e le attività produttive”.
   “Il nostro obiettivo è migliorare progressivamente le condizioni ambientali della Calabria – ha poi sostenuto il colonnello Giorgio Maria Borrelli, Comandante regionale Carabinieri Forestale – perché il danno ambientale una volta realizzato è irreversibile. Intendiamo ampliare le nostre operazioni di prevenzione sui vari aspetti che riguardano il territorio. Il prossimo step riguarderà sicuramente la prevenzione degli incendi boschivi”.