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venerdì, Marzo 29, 2024
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Sibari parco archeologico,18mln per le opere compensative sulla SS106

Per le opere alla struttura c’è un nuovo soggetto aggiudicatore. Demma: sbloccati i fondi

03 AGO, CASSANO ALLO IONIO – Il Comitato Interministeriale per la Programmazione e lo Sviluppo Sostenibile ha individuato nel Parco archeologico di Sibari il nuovo soggetto aggiudicatore delle opere compensative per la realizzazione del tratto della strada statale 106 che attraversa in parte la zona archeologica.

Si tratta di un fondo dell’importo di 18.693.250,81 euro che nel lontano 2007 fu deliberato dallo stesso Comitato e che era rimasto finora completamente inutilizzato”.

A darne notizia è il Parco archeologico di Sibari.
    “Una enorme soddisfazione – il direttore del Parco archeologico di Sibari, Filippo Demma – per il successo di un lavoro paziente e complicato che è iniziato all’indomani del mio insediamento e che ha portato in poco più di un anno a sbloccare fondi il cui impiego sarà decisivo per il riscatto di Sibari e della Sibaritide tutta. Ringrazio il Ministero della Cultura ed in particolare la Sottosegretaria di Stato Lucia Borgonzoni, delegata MiC alle relazioni con il Cipess, per il decisivo appoggio, e la sua segreteria per il supporto alla nostra richiesta, che ha potuto contare fin dall’inizio anche sulla totale collaborazione di Anas s.p.a.. Un risultato che è stato per altro possibile solo grazie alla concessione al Parco dell’autonomia speciale da parte del Ministro Franceschini”.
    “La collaborazione con Anas sarà fondamentale – è detto in un comunicato – anche per la realizzazione delle opere stradali necessarie a migliorare il sistema di accessi al Parco, che impegnerà una parte dei fondi. Ma il grosso del finanziamento verrà utilizzato per la ricerca e la valorizzazione: una nuova campagna di scavi, recupero e restauro delle strutture archeologiche e dei reperti; nuovo allestimento dei Musei di Sibari e Amendolara; nuovi percorsi di visita attrezzati nelle aree archeologiche; digitalizzazione e accessibilità totale delle collezioni; ampliamento dell’offerta culturale con la realizzazione di colture sperimentali. In linea con la politica e con la missione del Parco, tutte le procedure per l’impiego di queste, come di tutte le somme delle quali la struttura risulta beneficiaria, saranno sottoposte a uno stretto controllo disciplinato da uno stringente Protocollo di legalità”. 

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