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venerdì, Aprile 19, 2024
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Gregorio Corigliano: “Nero di seppia” dai taccuini di un giornalista seduto in riva al mare.

“Nero di seppia” è il libro scritto da Gregorio Corigliano. Giornalista ed ex caporedattore della sede Rai di Cosenza.
Il mare, suo compagno fedele, alleato di innumerevoli emozioni.
A centocinquanta metri era ubicata la casa di famiglia. San Ferdinando, suo paese d’origine. Luogo dai mille e uno ricordi, colori, sapori, e quel mare azzurro e profondo come la sua anima. Era lì, in quel paradiso che si rifugiava. Godendo della brezza marina, osservando l’immensità di quello spettacolo che sapeva apprezzare anche e soprattutto nelle giornate d’inverno inoltrato.
Quel lembo di cielo che stava ad incorniciare un quadro così perfetto di emozioni. Era quello, il luogo che racchiudeva tutto il sole ed il vento impetuoso dell’anima.
Sgomento, rabbia, tristezza, delusione ma anche pace, serenità, calma, tepore.
Lo racconta, quasi commosso.
Leggo in quelle parole tanta poesia.
Così, lo esprime attraverso il suo memoir nostalgico: “Nero di seppia” dai taccuini di un giornalista seduto in riva al mare (Edizioni Pellegrini).
Quel mare con silenzi che parlano, cromatismi che perforano l’anima e la innalzano a cieli e spazi profondi.
Quell’anima fatta di pace, serenità, ricordi, rimpianti, gioia.
Quell’uomo è immerso nel suo spazio, in una dimensione cosmica che lo rende un tutt’uno col mare, un binomio perfetto ed inconfutabile.
Quei profumi e quella brezza che entra dentro e trova un posto comodo per potersi adagiare e sentirsi liberi.
Liberi come il mare che accarezza la battigia e ritorna. Va e viene, come i nostri pensieri, i ricordi e le sensazioni che ci legano. Un mare a volte calmo, altre volte impetuoso. Come la vita, come la nostra anima sempre in continua evoluzione bramosa di emozioni. Un’anima che profuma di mare, vento nostalgico e poesia.
G.C.

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