” La Calabria deve ripartire utilizzando le risorse disponibili”
19 MAR, CATANZARO – Cgil, Cisl e Uil della Calabria hanno tenuto oggi a Cosenza, davanti alla sede della Prefettura, un sit-in per il diritto alla salute. I sindacati, nei giorni scorsi, hanno anche presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Cosenza e alla Corte dei Conti-Sezione Giurisdizionale per la Calabria, finalizzato all’accertamento delle responsabilità per ritardi e disfunzioni nella campagna di vaccinazione anti Covid-19.
Inoltre, presenti i segretari generali regionali Angelo Sposato (Cgil), Tonino Russo (Cisl) e Santo Biondo (Uil), le rappresentanze sindacali hanno consegnato un documento al vicario prefettizio nel quale sono contenuti i motivi della protesta e la richiesta di un incontro urgente con il ministro alla Salute Roberto Speranza. Sblocco delle assunzioni, chiarezza nel piano di distribuzione dei vaccini e mancata attuazione degli interventi previsti per il contrasto al covid sono i temi centrali sui quali si sono soffermati i sindacalisti.
   “Undici milioni di euro per la provincia di Cosenza non utilizzati o utilizzati in piccolissima percentuale – hanno spiegato – con nessuna assunzione, nessuna attivazione di posti letto dedicati e mancata costruzione di percorsi puliti nei nosocomi che ospitano pazienti covid. Quindi ci chiediamo perché non vengono spesi i soldi. La Calabria deve ripartire uccidendo il covid e utilizzando le risorse. In questa regione manca sia un governo per la sanità , ma anche un governo regionale che programmi la ripartenza della regione. C’è una disorganizzazione complessiva che ha portato il diritto alla salute ad essere il problema più importante della Calabria”.Â