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sabato, Luglio 27, 2024
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Agricoltura sostenibile, Corigliano-Rossano fa scuola clementine etiche Biosmurra su Golosario Massobrio Nuovo Storytelling per un’altra economia della terra

10 GIU, CORIGLIANO-ROSSANO – Contribuire a difendere un’idea di
agricoltura e di alimentazione rispettose della Terra e delle persone, nella convinzione
che, oggi come ieri, produrre sano è possibile. Coltivare agrumi nel segno della
sostenibilità ambientale, sociale, politica ed economica. La lente d’ingrandimento de Il
Golosario, il più grande archivio dell’agroalimentare che sotto la guida di Paolo
Massobrio racconta l’Italia, i territori e le storie degli artigiani del gusto, posa il suo
sguardo su Corigliano – Rossano e sulla Sibaritide.
Sull’esperienza imprenditoriale al femminile guidata dalle sorelle Cristiana e Marina Smurra, ispirata
dalla ricerca costante della rete con altre realtà vocate alla sostenibilità e ad un nuovo storytelling
per un’altra economia della terra, continuano a mantenersi accesi i riflettori delle principali testate
nazionali ed internazionali.
Sole, aria, acqua e tanta inesauribile passione. Microclima, impasto ideale dei terreni, bassa resa,
innovazione, efficienza energetica, riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale degli impianti,
uso di fonti rinnovabili, l’orto e il piccolo pollaio per le uova ad uso familiare. La vendita dei
prodotti a gruppi di acquisto solidali, la creazione di un’economia circolare virtuosa tramite
l’appartenenza a RESSUD e alla rete biologica siciliana Le Galline Felici, i gruppi di lavoro (scuola e
cinefest) per sensibilizzare bambini, studenti e famiglie verso consumi critici e consapevoli, la
promozione di un orto scolastico a Corigliano-Rossano. – Sono, queste, le coordinate della
narrazione di questa esperienza che 11 anni fa ha introdotto il primo succo 100% di clementine e
mandarino e che ha le sue radici nelle Valli del Colagnati e del Coriglianeto, dove crescono – così
come suggerisce il titolo – Le clementine genuine ed etiche della Piana di Sibari.
Nel segno della sostenibilità – si legge nel servizio del portale che raccoglie lo storytelling del Made
in Italy – i frutti di piccolo calibro, inadatti per vendita al dettaglio, sono trasformati nei laboratori
laboratorio artigianale, in gustosi succhi naturali a base di clementine (86%) e mandarini autoctoni
(14%) dal contenuto di succo superiore alla norma, dalla colorazione intensa e naturale, senza
l’aggiunta di zuccheri e conservanti. Ma non è tutto. Gli agrumi marci o caduti a terra, inadatti per
entrambe le funzioni, vengono scambiati con letame naturale con un allevamento locale di vacche
di razza podolica, quale nutrimento per le medesime.

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