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sabato, Luglio 27, 2024
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Ricerca, iGreco Ospedali Riuniti con Unical in progetto nazionale Contributo su relazione Iodio-Gravidanza-Neonato G.Greco: da prevenzione passa qualità vita

19 LUG, COSENZA – Oltre alla somministrazione di prestazioni di qualità
l’impegno di quanti operano in campo sanitario deve essere quello di fornire il proprio
contributo nella ricerca e riempire vuoti di informazione utili a correggere il tiro in caso
di gap e deficit. Continuiamo a sostenere che dalla prevenzione passino il benessere ed
una migliore qualità della vita.
È quanto dichiara Giancarlo Greco, responsabile de iGreco Ospedali Riuniti, esprimendo
soddisfazione per l’attenzione ed il riconoscimento ricevuto dalla sede operativa Sacro Cuore, tra i
protagonisti di un progetto di ricerca nazionale.
IODIO-GRAVIDANZA-NEONATO. È, questo, il titolo del focus relativo alla valutazione dello stato
nutrizionale iodico in un campione rappresentativo di donne gravide italiane e all’associazione tra
stato nutrizionale iodico in gravidanza e funzionalità tiroidea neonatale.
Coordinato dalla resposanbile Daniela Bonofiglio del Dipartimento di farmacia e scienze della salute
e della nutrizione dell’UNICAL, nel progetto che coinvolge 7 regioni italiane, il punto nascita cosentino
in collaborazione con il responsabile U.O.S. del Consultorio Familiare UNICAL Gianpiero Russo
collabora attraverso Alessandra Ruffolo, Capo sala, alla raccolta dati utili alla sperimentazione.
Lo studio multicentrico nasce dall’osservazione che, a fronte di un continuo miglioramento dello stato
nutrizionale iodico in età scolare, quella in gravidanza e in epoca neonatale risulta ancora
insufficiente nel nostro Paese. I dati suscitano preoccupazione, dal momento che la vita fetale e la
prima infanzia rappresentano le fasi della vita in cui gli effetti della carenza iodica sono più gravi e
possono interessare lo sviluppo neuro cognitivo del bambino.
Lo studio si prefigge, quindi, di determinare, da una parte, i livelli di iodiuria, indicatore dello stato
nutrizionale iodico, in un campione rappresentativo di donne gravide e studiare l’associazione con le
modalità di assunzione e se in presenza di integratori. Mira a valutare, inoltre, l’associazione tra stato
nutrizionale iodico in gravidanza e funzionalità tiroidea neonatale attraverso la valutazione del TSH
neonatale allo screening.
Dalla somministrazione di un breve questionario finalizzato alla raccolta delle informazioni
sull’assunzione di sale iodato e/o integratori; alla raccolta di un campione estemporaneo di urine per
la determinazione della ioduria e della creatinina urinaria che saranno poi trasferiti presso il laboratori
di chimica ed endocrinologia; fino all’analisi dei dati. Sono, questi, i principali step del progetto di
ricerca condotto su oltre 4000 mila donne. Dal reclutamento dei dati vengono escluse le donne con
patologia tiroidea conclamata.

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