Primo incontro tra Amalia Bruni e il segretario del Pd Letta all’Agorà del Pd a Napoli “grazie Amalia per esserti messa in gioco”
24 LUG, NAPOLI – “Lasciatemi dire una cosa importante. Voglio ringraziare Amalia Bruni per aver lasciato un incarico prestigioso e di grandi responsabilità per candidarsi a guidare la sua Regione. Una prova di amore per la sua terra”. A dirlo il leader del Pd Enrico Letta dal palco delle agorà del Partito Democratico, a Napoli, rivolto a Amalia Bruni, candidata presidente alla Regione Calabria per il centrosinistra e M5S anche lei presente a Napoli mentre oggi i due saranno in Calabria. “La mia – ha detto Amalia Bruni dal palco – è una sorta di chiamata alle armi, anche noi come società civile dobbiamo entrare in gioco ed entrare gioco vuol dire contribuire alla rigenerazione di una politica che spesso ha deluso. I calabresi hanno bisogno di riacquisire la fiducia in loro stessi, di riprendere dignità e in questo percorso la Calabria non può essere sola. Chiedo un rapporto di continuità con il governo e con i partiti di governo, così come con l’Europa perché questo cammino non può iniziare e finire all’interno dei nostri confini regionali. Faccio un appello alle donne e agli uomini liberi forti, capaci. Alle menti illuminate che sanno avere uno sguardo alto e lungo sul futuro. Entriamo tutti noi della società civile e ridiamo alla politica il senso vero che è quello del servizio alla collettività; costruiamo la rivoluzione civile dell’orgoglio e del cambiamento in particolare di un mezzogiorno di cui l’Italia non può fare a meno. Partendo dalle elezioni della Calabria e dalla città di Napoli città che amo profondamente e che mi ha formato”.
“Io ho messo la mia faccia e la mia storia per invertire la rotta del declino nella mia terra e fermare una destra antieuropea che non ha mai messo l’uomo al centro dei propri obiettivi. Crediamoci tutti insieme. Sono certa che cambieremo la storia e potremo ridare davvero un futuro alle giovani generazioni”. “La nostra terra di Calabria – ha concluso Bruni – è devastata da quasi 12 anni di commissariamento della sanità. Una terra dalla quale i giovani vanno via e non tornano, una terra che ha bisogno di ricostruirsi perché la collettività si è staccata dalla politica lasciando spazio al malaffare. Ridiamo alla politica il senso vero che è quello del servizio alla collettività, costruiamo la rivoluzione civile dell’orgoglio e del cambiamento in particolare di un mezzogiorno di cui l’Italia non può fare a meno. Partendo dalle elezioni della Calabria e dalla città di Napoli città che amo profondamente e che mi ha formato. In Calabria ed a Napoli abbiamo sicuramente l’opportunità di combattere una destra di cui non ne possiamo più”.