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venerdì, Aprile 19, 2024
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Blitz di Laghi all’ospedale di Praia a Mare: “Fondamentale la presenza sui territori e l’ascolto diretto di operatori e pazienti”

Anche a Praia gravi carenze di personale e problemi organizzativi che non consentono ai cittadini la piena fruizione del diritto alla salute

07 LUG, PRAIA A MARE – Continua il tour per gli ospedali calabresi del consigliere regionale e capogruppo in Consiglio regionale di “De Magistris presidente”, Ferdinando Laghi.

Dopo le ultime visite a Castrovillari, Trebisacce, Paola e Cetraro, è stata la volta anche di Praia a Mare, recentemente inquadrato quale ospedale di base, anche sulla base di una non recente sentenza della magistratura. Nel nuovo sopralluogo effettuato, il consigliere del polo civico ha constatato l’ennesimo caso di organici gravemente carenti e, conseguentemente, necessità organizzative del tutto insoddisfatte. Non soltanto quelle dei cittadini, ma anche degli stessi operatori sanitari, che con grandi difficoltà e quotidiane frustrazioni, portano avanti il proprio lavoro.

I problemi di base si moltiplicano, poi, quando, nel periodo estivo, la popolazione, con i villeggianti, cresce in maniera esponenziale, arrivando a toccare, nel comprensorio dell’Alto Tirreno cosentino, i 400mila abitanti “a cui dovremmo – ha dichiarato Laghi – comunque garantire servizi sanitari adeguati”.

“Dopo la visita allo spoke di Paola-Cetraro – ha dichiarato Laghi – e in altri ospedali calabresi, anche qui la prima cosa che si evidenzia è la carenza di personale medico e non medico. Dobbiamo presidiare i luoghi della sanità con un adeguato numero di operatori, se vogliamo dare una risposta di salute ai calabresi. Assumere resta quindi, anche all’ospedale di Praia a Mare, l’iniziativa più urgente da attuare”.

“La proposta di legge che avevo presentato, quella di ridurre gli ambiti territoriali delle aziende sanitarie – conclude Laghi – serviva proprio ad avvicinare il governo della sanità ai cittadini, consentendo contatti e interlocuzioni con istituzioni locali, associazioni, parti sociali, singoli utenti per orientare al meglio la gestione della sanità locale”.

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