Sanità, Baldino attacca Occhiuto: “Non c’è proprio niente da festeggiare”

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La Parlamentare del Movimento 5 stelle Vittoria Baldino ha deciso di commentare sul proprio profilo facebook l’avvenuta quantificazione del debito sanitario calabrese.

Questo il post che vi proponiamo integralmente

“Ho visto parlamentari calabresi di centrodestra esplodere di gioia e sperticarsi perché dopo 12 anni di commissariamento si è riusciti a quantificare il debito della sanità calabrese che ammonterebbe (il condizionale è d’obbligo) a circa 1 miliardo e 200 milioni di euro. EVVIVA!!!
Hanno parlato di “fatto storico”, “senza precedenti”, “operazione storica”, “finalmente si riparte” YEAH!
Ma la cosa più bella è stata “finalmente la Calabria dimostra all’Europa e all’Italia di essere una Regione normale” (sic!).

Ho visto il Presidente della Regione campeggiare su quotidiani e tv nazionali dolendosi della “situazione disastrosa che ho ereditato”. Non credevo alle mie orecchie, e ho pensato, ma dice davvero? Così, giusto per la cronaca e per avere qualche elemento in più, ripercorriamo gli avvicendamenti al governo regionale e nazionale negli anni determinanti per l’ingresso della sanità calabrese nel piano di rientro e poi nel commissariamento.

La Calabria entra nel piano di rientro nel 2009 (Governo Berlusconi IV) e vista l’incapacità di rispettare il risanamento del debito previsto dal piano viene commissariata solo 8 mesi dopo (sempre Berlusconi IV). Il debito accumulato dalla sanità Regionale (e anche l’incapacità di rientrare nel piano) è opera delle giunte di centrodestra e centrosinistra avvicendatesi negli ultimi decenni. In particolare Forza Italia, il partito dell’attuale Presidente e commissario ad acta che avrebbe “ereditato una sanità in macerie” ha governato la Calabria proprio negli anni in cui quel massiccio debito si è accumulato, dal 1995 al 1999 e dal 2000 al 2005. Ma soprattutto, il primo commissario ad acta della sanità calabrese, nonché responsabile della chiusura di 18 ospedali e di tagli scellerati, fu proprio il Presidente della Regione, il forzista Scoppelliti dal 2010 al 2014.

Quindi, in sintesi, i responsabili dello sfacelo della sanità calabrese esultano perché dopo 12 anni sono riusciti più o meno a capire a quanto ammonta il debito che loro stessi hanno accumulato, precisando tuttavia che il dato non è proprio esatto perché mancano le cospicue cifre tutt’ora in contenzioso e quelle accumulate dalle Asp. Ma intanto URRÀ, CHE BELLO!

Sempre in sintesi: hanno contribuito allo sfascio del sistema sanitario nazionale, privatizzando e monetizzando l’assistenza sanitaria e quindi estinguendo, di fatto, il diritto universale alla salute. Hanno soppresso ospedali, imposto tagli lineari, bloccato le assunzioni, aumentando le liste di attesa a dismisura e spingendo la massa verso le cliniche convenzionate, creando quindi una sorta di monopolio del privato in particolare (ma non solo) nella diagnostica.

Estremizzando la sintesi: sono loro, sempre loro, che oggi confidando nella confusione e nella memoria corta di chi, stanco, arranca per sopravvivere in una terra falcidiata da disinteresse e abbandono, si propongono quali salvatori della patria e risolutori dei problemi. Di quei problemi che loro stessi hanno creato. Ed è davvero disarmante che non abbiano nemmeno un briciolo di onestà intellettuale nel ricordare a loro stessi e a tutti noi che i primi responsabili di tutto questo sono stati loro.

No, Presidente Occhiuto, non c’è proprio niente da festeggiare!”