Catanzaro. All’Istituto Don Milani i piccoli alunni incontrano gli anziani della Ra.Gi, affetti da demenza

A rendere possibile l’incontro tra le due generazioni è stata la reteterritoriale costituita dall’assistente sociale della Ra.Gi.

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CATANZARO – Un tripudio di gioia tra palloncini colorati, canti e balli: così i piccoli alunni della scuola dell’infanzia e primaria del plesso Sant’Anna dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Catanzaro, mercoledì, hanno accolto un gruppo di pazienti affetti da Alzheimer e demenze neuro degenerative, accompagnati dagli operatori dell’associazione Ra.Gi., dal 2006 impegnata nella tutela della loro dignità e nella promozione di occasioni di confronto che valicano ogni luogo comune.
A rendere possibile l’incontro tra le due generazioni distanti quanto vicine è stata la rete
territoriale costituita dall’assistente sociale della Ra.Gi., Caterina Mazzotta, sin da subito
sostenuta dalla dirigente dell’istituto catanzarese, Cinzia Emanuela De Luca, e dalle
insegnanti impegnate attivamente nell’organizzazione della mattinata all’insegna del
reciproco scambio di doni ed emozioni.
Credendo fortemente nelle potenzialità dell’amicizia da coltivare tra bambini e persone con
demenza, il sodalizio tra l’associazione presieduta da Elena Sodano e l’istituto Don Milani ha
permesso di perseguire il duplice obiettivo di creare uno spazio parallelo in cui i sorrisi e le
carezze prendono il posto della paura della malattia e, al contempo, sostenere con una
donazione la CasaPaese per demenze di Cicala.
“È stata un’esperienza straordinaria non solo per i nostri alunni. Un momento colmo di valori ed emozioni condivise, durante il quale abbiamo assistito con grande gioia a uno scambio di doni non solo materiali – come i cartelloni e le collanine con i cuoricini preparati dai bambini – ma soprattutto affettivi. Attraverso il racconto di scampoli di vita, accompagnato da sorrisi e carezze, gli ospiti hanno regalato a tutti noi una gran dose d’amore che annienta l’indifferenza e traccia un percorso di rispetto e solidarietà” afferma la dirigente De Luca.
Alla presenza del parroco Don Gesualdo De Luca, le voci di piccoli e adulti si sono unite in
un’armonia che ha riempito i rispettivi sguardi di calore e gratitudine.
“È errato pensare che le persone affette da decadimento cognitivo non sopportino la
confusione. Si tratta di un mero luogo comune che mina la loro libertà e causa la loro
infantilizzazione -commenta la presidente Sodano – In realtà bambini e anziani si sono
riconosciuti immediatamente senza paura né pregiudizi, sorprendendoci ancora una volta con la loro straordinaria capacità di comprendersi e comunicare con il linguaggio dell’anima”.