Dopo le dimissioni e le esternazioni dell’assessore Gianfranco Bria, il sindacodi Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo, ha deciso di chiarire alcuni aspetti legati alla dichiarazioni dell’ormai ex rappresentante dell’esecutivo ed alla vita amministrativa.
“Spesso la percezione che si ha all’esterno, rispetto a comportamenti e prese di posizione di un sindaco, di un assessore, di un consigliere, non tiene conto di quelle che sono le dinamiche reali di un’amministrazione comunale – ha detto Caracciolo – E spesso il comportamento di un soggetto, che viene definito “di dignità”, in realtà dissimula altre e diverse volontà, magari meno nobili”.
Posto che l’assessore Bria – ha proseguito Caracciolo – nel periodo in cui ha svolto il compito affidatogli, ha offerto alcuni spunti interessanti, trovo però inopportune le affermazioni fornite nel suo comunicato da cui si vorrebbe far discendere che la sua decisione di dare le dimissioni sarebbe da ricercare in veti, rispetto alla sua voglia di fare. Per ciò che mi riguarda, e per come hanno potuto valutare, negli anni, i diretti interessati, amministratori e dipendenti comunali, non mi sono mai permesso di interferire o limitare la loro azione. L’unico limite, di cui sono sempre stati consapevoli, riguardava la pochezza delle risorse finanziarie da destinare alle iniziative e l’osservanza delle disposizioni normative e delle procedure.
Ciò è valso anche per Bria il quale, peraltro, ponendosi in contrasto con i consiglieri di maggioranza, è anche andato oltre nella sua autonomia, atteso che spesso ha assunto iniziative, non conosciute da me e dai colleghi, che hanno esposto finanziariamente l’ente, per cui bisognerà intervenire per salvaguardare l’immagine del Comune”.
“Mi riservo di acquisire informativa (presso l’assessorato) circa ciò che l’ex assessore avrebbe promosso, di cui non sono stato mai messo a conoscenza, al pari dei colleghi di maggioranza, e di cui, però, sarei curioso anche di conoscere con quali mezzi finanziari si sarebbero potute eventualmente realizzare, vista la difficoltà dell’Ente. Non è sufficiente, infatti, esporre dei meri enunciati se poi non si hanno le idee chiare per come portare avanti non solo economicamente le iniziative immaginate. Per non parlare delle difficoltà spesso palesate in ordine alla poca conoscenza delle procedure amministrative da adottare. Non basta l’amore per Montalto Uffugo, ma poi bisogna essere conseguenziali, anteporre gli interessi comunali ai propri, anche professionali e familiari, partecipando attivamente a tutta la vita amministrativa che si è accettato di condividere, anche rimboccandosi le mani e spesso, come fanno gli altri assessori, sostituendosi nel lavoro ai dipendenti per supplire a carenze di personale, che affliggono tutti i comparti del Comune.
Ma, a prescindere da tali considerazioni, ritengo che in realtà la decisione adottata dal dr. Bria sia stata dettata dalla volontà di svincolarsi dalla linea amministrativa, in vista delle future elezioni comunali“.
Caracciolo ha analizzato, poi, la situazione: “Invero a fronte di una iniziale disponibilità manifestata – ha spiegato Caracciolo – in una riunione di maggioranza tenutasi a fine 2022, da parte di tutti i consiglieri e assessori (nessuno escluso e senza distinguo alcuno), a continuare a realizzare il programma elettorale ed a partecipare compatti alla prossima competizione, con un candidato espressione della maggioranza, sono stati poi adottati, da lui e da un consigliere comunale dello stesso gruppo, comportamenti incompatibili con tale determinazione, successivamente alla pubblicazione dal mio articolo in tal senso. Comportamenti manifestati all’interno della Casa Comunale (da quel momento Bria non ha partecipato ad alcuna riunione di maggioranza e su 10 riunioni di giunta ne ha saltate ben 9, sebbene si fosse andati incontro alle sue esigenze lavorative, nel fissare le riunioni), ma anche con prese di posizione pubbliche apparse anche sulla stampa, unitamente al consigliere di riferimento, quasi a volersi smarcare dalla maggioranza di cui era espressione.
Probabilmente avrà avuto dei ripensamenti, onde le dimissioni hanno evidentemente una matrice di carattere politico più che amministrativo, assunta dopo avere ricevuto mie note con cui invitavo lui e il consigliere ad adottare comportamenti conseguenziali, ove avessero ritenuto di non essere più in linea con l’amministrazione di cui si faceva parte.
Certo, avrei preferito di più che avesse manifestato il suo cambio di rotta politico, piuttosto che smarcarsi accampando scuse circa eventuali, ma inesistenti, veti che gli sarebbero stati posti.
Forse sarebbe stato, questo si, un atteggiamento davvero più dignitoso”.
Caracciolo ha poi chiarito anche la posizione di altri consiglieri comunali: “Ciò posto ho sentito la consigliera del gruppo consiliare di riferimento – l’avv. Livia Puntillo – che ha manifestato la sua ferma determinazione a continuare nel cammino intrapreso con la maggioranza di cui fa riferimento e partecipare con essa alla prossima competizione elettorale.
Attendo di conoscere le determinazioni in merito dell’altro componente del gruppo consiliare – dr. Silvio Ranieri -, e a tale scopo ho fissato un incontro con entrambi i consiglieri comunali di tale gruppo”.