Palazzo di giustizia a Reggio Calabria pronto per il 2027

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Un progetto da 74 milioni di euro per realizzare il nuovo Palazzo di giustizia di Reggio Calabria che sarà ultimato entro il 2027. I numeri e i dettagli del progetto li ha snocciolati Giovan Battista Pasquariello, referente dell’Unità tecnico amministrativa della Presidenza del Consiglio dei ministri nei locali della Corte d’appello alla presenza del viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e della sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro.
“Questa progettazione – ha spiegato il tecnico dell’Uta – rende effettivamente eseguibile l’opera. Presumiamo entro la metà di questo mese di mandare in gara l’appalto. Acquisite le offerte, esaminate soprattutto quelle migliorative, presumiamo che nell’arco di sei mesi massimo avremo un operatore economico e quindi daremo corso dei lavori che nell’arco di due anni saranno ultimati. Il 2027 è una data fattibile”. Per il direttore generale delle Risorse materiali e delle tecnologie del ministero Massimo Orlando quella di oggi “è una giornata importantissima non solo per la giustizia reggina ma per la città. Dobbiamo sperare che ci siano offerte da parte di aziende serie. Si porrà la parola fine a un progetto iniziato 30 anni fa”.
La presidente facente funzioni della Corte d’Appello Olga Tarzia spera che “i tempi siano brevissimi. Perché per Reggio e per la giustizia è importante avere un palazzo che ridia dignità alle nostre funzioni e che consenta all’utenza di avere uno spazio e una funzionalità che sono indispensabili”. E se per il procuratore generale Gerardo Dominijanni, “il palazzo di giustizia era un simbolo del fallimento dello Stato in terra di mafia”, anche per il procuratore Giovanni Bombardieri, è “una giornata importante. Speriamo sia una svolta nella sua realizzazione. È sicuramente un’opera importante per la città e per l’amministrazione della giustizia”.
La mancata realizzazione del nuovo Tribunale, per il sindaco Giuseppe Falcomatà è stato “un diritto negato per tanto tempo all’intera comunità che come istituzioni avevamo il dovere di affrontare e risolvere. Oggi siamo consapevoli che questa probabilmente è l’opera più significativa che sarà realizzata nel comprensorio metropolitano ma anche nell’intera regione”.