Individuati grazie al racconto delle vittime e alla videosorveglianza
24 APR, CATANZARO – I carabinieri della Stazione di Pianopoli e della Compagnia di Lamezia Terme hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 2 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di rapina aggravata in concorso e porto abusivo di armi.
   L’indagine dei carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme è stata condotta tra dicembre 2020 ed aprile 2021, dopo una rapina a mano armata compiuta ai danni di un’anziana signora il 15 dicembre 2020 a Feroleto Antico e di una seconda consumata in un’abitazione di Pianopoli, la notte del 4 febbraio 2021, sempre ai danni di un’anziana.
Incrociando le dichiarazioni delle vittime con l’analisi delle immagini estrapolate da circuiti di videosorveglianza pubblici e privati, gli investigatori sono risaliti a C.D., di 58 anni, e S.O, di 28, quest’ultimo già noto alle forze dell’ordine, in relazione alla rapina del 15 dicembre. Nell’occasione, l’anziana, mentre passeggiava nei pressi della propria abitazione, sotto la minaccia di una pistola, era stata costretta a consegnare l’oro che indossava.
   Le indagini hanno consentito agli investigatori di riconoscere i due uomini ritratti dalle telecamere della zona e di ricostruire i loro spostamenti nelle fasi precedenti e successive all’evento. Le ulteriori attività , anche di natura tecnica, hanno inoltre consentito di individuare l’arma utilizzata, risultata essere clandestina ed in uso a S.O., arrestato in flagranza di reato nel febbraio per il porto abusivo dell’arma.
   Lo stesso S.O. è inoltre indagato, nell’ambito del medesimo procedimento, per la rapina perpetrata la notte del 4 febbraio 2021. Anche in questa circostanza la vittima è risultata un’anziana che, minacciata dall’uomo travisato che si era introdotto dentro casa, veniva privata dei gioielli che indossava. A S.O. già detenuto dopo l’arresto in flagranza, è stata applicata la custodia carcere mentre a C.D, incensurato, i domiciliari.