Le indagini sono partite a febbraio 2020, dopo la denuncia di usura ai danni di un piccolo esercente al quale erano stati chiesti tassi di interesse mensile pari al 13,75% dell’importo finanziato. Poi, sono emerse altri presunti episodi di usura ai danni di almeno 7 vittime. Persone che, in un momento di difficoltà economica, sono state costrette a ricorrere a canali di credito illegali. Si tratta di esercenti, ristoratori, impiegati, artigiani ma anche piccoli imprenditori ai quali venivano chiesti interessi mensili tra il 10% e il 20% del capitale.
Per gli investigatori, sussisterebbe anche l’aggravante del metodo mafioso, in quanto gli indagati avrebbero intimidito le vittime facendo leva sul vincolo associativo, riconducibile a cosche di ‘Ndrangheta e, in alcuni casi, per agevolare l’attività di uno dei clan, operanti sul territorio.