Aumentano ospedali di alta qualità, da 23% in 2021 a 26% in 2022

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Aumenta il numero degli ospedali italiani classificati ad alta qualità per la maggioranza delle prestazioni. A evidenziarlo è il Programma nazionale esiti 2023 (Pne) dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), sulla base di vari indicatori. La proporzione di strutture con livello di qualità alto o molto alto per almeno il 50% dell’attività svolta, rileva Agenas, è aumentata rispetto al 2021, passando dal 23% al 26% nel 2022.
Rispetto alle varie aree di intervento, il Pne registra tuttavia delle “diseguaglianze nell’assistenza sanitaria”. Con riferimento all’area cardiovascolare, ad esempio, si è registrata anche nel 2022 una proporzione minore di donne con infarto che accedono tempestivamente all’angioplastica coronarica: 43% rispetto al 54% degli uomini. Questo si traduce in un aumento della mortalità a 30 giorni. Per la frattura di femore nei pazienti di età maggiore di 65 anni si registra invece uno svantaggio per gli uomini nella tempestività dell’intervento: 46% rispetto al 51% delle donne.
Per l’area della gravidanza, tra le donne straniere si evidenziano meno tagli cesarei ma un alto rischio di riospedalizzazione. Quanto infine alle ospedalizzazioni evitabili, nella popolazione straniera emergono tassi superiori per infezioni del tratto urinario, complicanze del diabete e ipertensione arteriosa.