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martedì, Aprile 30, 2024
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Stop Chirurgia Oculistica, Calabria indietro di 100 passi – Ad oggi 5000 pazienti in lista d’attesa – effetti tagli: aumentano spesa e migrazione sanitaria

21 OTT, COSENZA – Con il ridimensionamento del budget per le
prestazioni chirurgiche oculistiche, imposto per circa il 55% (2 milioni e mezzo di euro in
meno rispetto al 2020!), la Calabria ha fatto 100 passi indietro. Di fatto è stata incentivata
la migrazione sanitaria. Strutture private convenzionate che fino ad oggi presentavano liste
d’attesa vicine allo zero, hanno già accumulato un elenco di prenotazioni notevole, destinato
ad allungarsi di giorno in giorno e che difficilmente a gennaio 2022, potranno essere
recuperati in tempi celeri. Al momento si parla già di 5000 pazienti in tutta la Calabria.
È la denuncia del chirurgo oculista Giovanni Tedesco, professionista in forze alla sede
operativa Sacro Cuore iGreco Ospedali Riuniti sottolineando come questi tagli, di cui non si
conoscono le motivazioni, rappresentino per la sanità territoriale e calabrese un autentico
autogol dagli effetti boomerang: il paziente che necessita di essere operato con un urgenza
si sarà spostato fuori regione, con una spesa extraregionale che supera quella che si sarebbe
potuta contenere sul territorio regionale.
Al Sacro Cuore nel 2020, nel clou della pandemia, in un regime di massima sicurezza e
prevenzione, senza arrestare la corsa, sono stati effettuati tremila interventi, se non per
l’intera regione, sicuramente per la provincia cosentina.
Sono questi – spiega il chirurgo – numeri importanti che fanno capire quanto può essere
fondamentale per la Calabria avere delle strutture che contribuiscono a contrastare i
cosiddetti viaggi della speranza, oggi impensabili con i livelli che siamo riusciti a raggiungere.
Dalle maculopatie alla cataratta, gli interventi più richiesti, dalle iniezioni intravitreali alla
secchezza oculare, fino al distacco di retina. Tra questi interventi ce ne sono alcuni che
hanno il carattere di urgenza. Chi si sente rispondere che potrà essere curato tra 10 o 12
mesi è chiaro che si rivolgerà altrove per non rischiare di avere conseguenze irreversibili.
Questa situazione cozza anche con la cultura della prevenzione che piano piano sta
crescendo tanto nelle famiglie per i bambini, quanto nei giovani, negli adulti e nelle persone
anziane che spesso non ricorrono allo specialista ma si rivolgono al medico curante perché
avvertono la sensazione di vedere una mosca volante (possibile rottura retinica che va
diagnosticata in pochi giorni) o hanno gli occhi rossi e ricevono come indicazione, l’utilizzo
di un collirio. Il glaucoma è tra le altre patologie silenti, che portano alla cecità che non
vanno trascurate.

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