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giovedì, Ottobre 3, 2024
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Sarà il responsabile del centro Inail di Lamezia Terme a curare Mustafà, il bimbo siriano senza arti arrivato in Italia, insieme alla famiglia

Si tratta del calabrese, Gregorio Teti, 50 anni, che guida l’area tecnica del Centro protesi di Vigorso di Budrio così come il centro protesi Inail lametino.

Il bimbo è nato senza braccia e senza gambe. Durante la gravidanza, la mamma ha inalato sostanze chimiche.  Il papà, 35 anni, ha invece perso una gamba in seguito a un bombardamento nel loro Paese. Entrambi sono stati accolti dallo staff dell’ingegner Teti e dal Centro Protesi di Vigorso di Budrio, che subito ha dato la sua disponibilità a prendersi cura di entrambi.

“Il caso di Mustafa – ha spiegato il professore Teti – è molto complesso poiché ha quattro disabilità da recuperare. Il bambino, nasce con un suo mondo. Bisogna cercare di fargli capire, con il gioco, che le protesi potranno aiutarlo nelle attività quotidiane. Lavoreremo prima sugli arti superiori e poi, successivamente, in sequenza su quelli inferiori”.

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