Il sorriso di un bambino. La gioia che risplende negli occhi di chi ha, finalmente, ricevuto un abbraccio, un sorriso, una carezza, una parola di conforto.
Nel giorno della festa internazionale della donna, la storia di una mamma che ha scalato cime tempestose per trarre in salvo i suoi bimbi.
Questa mattina, sono arrivati a Tortora i primi cittadini ucraini, ospiti di una comunità che si è mobilitata per donare amore, per esprimere tutta la solidarietà che l’animo umano sa trasmettere. Si tratta di una mamma con i suoi piccoli di 14 e due anni. Stanno tutti bene.
Al momento sono ospiti di un residente della cittadina tirrenica che ha dato la propria disponibilità ad accoglierli nella propria famiglia. Sono stati riforniti di tutto l’occorrente possa essere utile al loro sostentamento.
La macchina dell’accoglienza e della solidarietà è partita, grazie alla sinergia che si è creata tra l’Amministrazione comunale di Tortora e la rete ‘CasAmore al sud’, sodalizio nato con l’obiettivo di raccogliere le adesioni spontanee di tutti coloro i quali vogliono aiutare, in maniera fattiva, quanti stanno fuggendo da una guerra che sta lacerando il mondo. E sono proprio tanti i cittadini che si stanno mobilitando per ospitare i rifugiati, così come è attiva, in tutto il comprensorio Altotirrenico, la rete solidale.
Istituzioni locali, associazioni, parrocchie, semplici cittadini uniti da un unico obiettivo: accogliere chi sta fuggendo da una tragedia immane che coinvolge tutti noi.
M.C.S.
