24 GIU, RENDE (CS) – Come da tradizione, è stato celebrato domenica scorsa (19 Giungo) con infiorata e processione, il Corpus Domini. Tantissimi sono i fedeli che – dichiara in una nota Francesca Cufone Commissario cittadino IdM Rende – desideravano la processione, vietata durante la pandemia. Eppure a Rende a causa della mancata autorizzazione, a quanto pare per la carenza di personale per il servizio d’ordine – continua la Cufone -, da parte dell’amministrazione comunale non si è potuto celebrare un giorno così importante. Una città famosa per le sue tante chiese, è l’unico comune in Italia ad averne costruite a proprie spese, come la Chiesa San Carlo Borromeo sita su Via Rossini. Si è sempre rispettata la professione del culto religioso dei fedeli rendesi, le chiese sono state costruite in linea con la crescita demografica dell’epoca, consapevoli anche della posizione strategica di Rende per il Seminario Arcivescovile presente. È la prima volta che i fedeli rendesi sono stati costretti a partecipare alla processione tenutasi in altre parrocchie limitrofe. Il rispetto delle tradizioni e delle ricorrenze è un valore importante per una comunità, soprattutto dopo due anni di emergenza pandemica che ha negato la possibilità di condividere momenti di comunione e aggregazione. Le celebrazioni sono state posticipate ad oggi venerdì 24 Giugno, in concomitanza con i festeggiamenti di San Giovanni. Per il Corpus Domini, quindi, – conclude Francesca Cufone – vale il detto: “Passato il Santo, passata la festa”.