Medici famiglia, domande per concorso il doppio rispetto ai posti

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Si sono appena chiusi i termini per la presentazione della domanda di partecipazione al Concorso per il Corso di formazione specifica in medicina generale per il triennio 2023-2026: “I dati che arrivano dalle regioni indicano il rinascere d’interesse nei medici per il percorso che porta all’acquisizione del titolo per poter fare il medico di medicina generale, con un numero di domande in molte regioni quasi doppio rispetto ai posti disponibili”. Lo afferma il segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti, sottolineando che le domande presentate sono di gran lunga superiori alle borse di studio a disposizione.
“Questa inattesa inversione della tendenza degli scorsi anni – rileva Scotti in una nota – deve avere supporto per una carriera che in questo periodo subisce continui attacchi. Sugli investimenti sentiamo parlare di aumenti nella prossima manovra per i professionisti della Sanità, ma si parla sempre e solo di comparto; credo che qualcuno debba chiarire che i medici convenzionati avranno pari attenzione. La Legge di Bilancio ha il dovere morale di rispondere a questi professionisti”.
L’aspettativa, chiarisce, “è quella di poter lavorare in modalità associative all’interno di realtà territorialmente omogenee” ed è “di molto interesse anche la proposta di rivedere il rapporto d’assistenza da medico per numero d’abitanti a medico per kmq”. Insomma, i medici, afferma Scotti, “sperano nelle proposte che sono da sempre della Fimmg e che, a piccoli passi, si intravedono in questi ultimi tempi, grazie all’ascolto del ministro Schillaci e di parlamentari disponibili al confronto, per esempio, sulla compatibilità formazione-lavoro.
Questo ha consentito, tra l’altro, di superare il vergognoso divario tra la borsa degli specializzandi e quella dei medici in formazione in medicina generale e far entrare in un momento di crisi per i massicci pensionamenti forze nuove per assistere i cittadini”. Rimane un punto fermo, conclude, “la tradizionale caratteristica della medicina generale: il rapporto fiduciario con il cittadino e la possibilità di esercitarlo come libero professionista convenzionato con il servizio sanitario nazionale”.