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giovedì, Maggio 2, 2024
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Presunte molestie al Valentini Majorana: Gli ispettori del ministero sono ritornati nell’istituto

Sono tornati nel liceo scientifico di Castrolibero gli ispettori inviati dal Ministero dell’Istruzione per accertare i fatti legati alle presunte molestie che un professore dell’istituto avrebbe messo in atto nei confronti di una studentessa.

Gli ispettori hanno ascoltato la studentessa che avrebbe subito le molestie. La stessa, ha presentato una denuncia ai carabinieri, che hanno, poi, trasmesso un’informativa alla Procura della Repubblica di Cosenza. Quest’ultima, prima ancora che la ragazza presentasse la denuncia, aveva avviato un’inchiesta conoscitiva per accertare quanto accaduto nella scuola.

Gli ispettori, hanno già incontrato la preside dell’istituto che ha prodotto una relazione sull’accaduto e parlato anche con gli studenti che stanno occupando la scuola. Oggi la vicenda è finita nelle interpellanze urgenti al governo, su iniziativa dell’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, e della collega deputata del Pd, Cecilia D’Elia.

La risposta del Governo è arrivata dal sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso.  “Gli ispettori stanno lavorando – ha affermato -. Le azioni disciplinari colpiranno tutti quelli che sapevano e che hanno taciuto. Chi ha sbagliato deve pagare – ha continuato Sasso -. Se davvero c’è qualcuno, come temo ci sia, ma aspettiamo l’esito delle ispezioni, che ha usato violenze fisiche o verbali nei confronti degli studenti, vi assicuro che faremo in modo che venga cacciato per sempre dalle nostre scuole”.

Sulla vicenda, è intervenuta anche l’Usb. “Quello che emerge dalle testimonianze delle studentesse – si legge in una nota stampa – è un contesto in cui il sessismo e le vere e proprie molestie da parte di uomini adulti, che nel loro ruolo di docenti dovrebbero guidare e proteggere le studentesse e gli studenti in quelli che sono anni fondamentali di formazione e costruzione come esseri umani, erano la norma.

Certo – si legge ancora nella nota stampa – non si emettono sentenze prima che le indagini e gli eventuali processi abbiano luogo, ma le testimonianze sono tante lungo il corso degli anni e concordano sulla violenza verbale e persino fisica vissuta da più di una ragazza.

“Sebbene il quadro sia complesso e per molti versi scivoloso, come docenti e lavoratori della scuola – prosegue la nota – noi di Usb alcune cose le vogliamo e le possiamo dire. La prima è che questa generazione di giovani donne non ci sta più ad essere oggetto di sguardi, osservazioni, atti sessisti e violenti e questa è una splendida notizia. Grave invece appare la latitanza degli adulti, non solo della dirigente, in un contesto come questo: dov’è il corpo docente? Perché non prende posizione?

La difesa della Dirigente scolastica appare, poi, debole. La protesta forte e rigorosa di un’intera scuola – si legge nel comunicato – che si colloca in quadro di mobilitazioni nazionali che stanno portando in piazza gli studenti e le studentesse in tutta Italia, contro il modo vergognoso con cui il governo e la società in generale hanno trattato la scuola e i giovani in questi anni di pandemia, ma anche contro i mali profondi di una scuola al servizio delle aziende, chiede con forza ai docenti e ai lavoratori della scuola tutti di prendere posizioni più coraggiose rispetto a quelle viste in questi ultimi due anni, in difesa della scuola e delle studentesse e degli studenti. Intanto – conclude l’Usb – noi ci stringiamo alle studentesse e agli studenti del Valentini Majorana e siamo con loro nella lotta per avere giustizia e verità“.

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