26 SET, COSENZA – Si è svolto, nel mese di settembre, nella Casa circondariale di Cosenza, un laboratorio di scrittura autobiografica promosso dall’associazione di volontariato “LiberaMente”, dal Polo universitario dell’Università della Calabria e dall’associazione piacentina “Verso Itaca APS”.
Coinvolte 18 persone recluse in Alta Sicurezza.
“Scrivendo insieme a voi ho scritto cose che non ho detto quasi mai a voce; come ad esempio dire ti voglio bene ai miei genitori. Vi dirò, il primo giorno che ho frequentato questo corso, non riuscivo a capire il nesso o a cosa servisse ma poi ho capito che con la scrittura e scrivendo insieme a voi i ricordi del mio passato sono venuti fuori e credo che, se non fosse stato per voi, non sarebbero usciti. Così come i sentimenti perché secondo me c’è un nesso tra cuore e scrittura”. Sono le parole di Antonio, persona detenuta in Alta Sicurezza nel carcere di Cosenza.
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